La manifestazione del Pri alla Sala Umberto/Francesco Nucara indica un percorso europeista da intraprendere

Una road map liberaldemocratica

Video messaggio di Grahm Watson, presidente del gruppo parlamentare Eldr

Nel giorno di Minosse, l’inizio dell’anticiclone africano che farà salire il termometro in Italia sopra i 40 gradi, Piazza San Silvestro a Roma alle nove del mattino era già oppressa da una coltre d’afa. Anche per questo i pensionati che cercavano un po’ di fresco sulla panchina circolare posta all’ombra si sono stropicciati gli occhi quando hanno visto emergere una colonna umana con tanto di bandiere rosse dirigersi verso di loro. Era un gruppo davvero nutrito di repubblicani di Cesena che convogliavano verso la manifestazione del Pri alla Sala Umberto di via della Mercede. In anticipo di mezz’ora sulla manifestazione nazionale "Repubblicani, liberali, democratici", la colonna cesenate era in ritardo rispetto agli amici provenienti dalla Calabria e della Campania, che avevano già riempito la sala con tutta la dirigenza del Pri proveniente dal resto d’Italia. E fra tutte, la Consociazione del Pri di Cesena è sempre stata la più sensibile all’idea che il Pri si faccia tramite per allargare i suoi confini e raggiungere l’intera area democratica liberale. Per il Pri la liberaldemocrazia è il traguardo stesso di una lunga transizione politica. Ad un dato momento bisognerà arrivarci. Gli interlocutori del mondo accademico che hanno partecipato alla manifestazione di sabato, dal professor Maggioni al professor Salerno, insieme ad amici come Luigi Tivelli e Tommaso Frosini, hanno delineato il campo che dall’economia al diritto bisognerà investire per realizzare un progetto tanto importante. Si tratterà di coinvolgere altre forze politiche e sociali e soprattutto di riuscire a calamitare quei tanti segmenti delle società che non trovano riferimenti nell’attuale panorama politico. Del resto il segretario del Pri,

Francesco Nucara, è il più consapevole della crisi politica che ha avvinghiato il Paese e della necessità di dare nuove risposte, sperimentare diverse soluzioni. Perché senza un cambio di passo ci spaccheremo tutti la testa. "L’agonia dei partiti politici - ha detto Nucara nel suo intervento - rischia di contagiare la residuale agibilità democratica dell’attuale sistema costituzionale". Occorre muoversi su piani molto diversi. Il segretario del Pri, dalla Sala Umberto di via della Mercede, ha lanciato quella che è un’autentica "road map liberaldemocratica", capace di prevedere liberalizzazioni e privatizzazioni per far tornare il Paese competitivo. Con una pressione fiscale insostenibile, occorre delineare anche un diverso impianto costituzionale, tale da rendere lo Stato agile nelle sue forme decisionali.

In proposito ci sono battaglie repubblicane che sono già entrate nel patrimonio comune della cultura liberale, come quella della soppressione delle Provincie, ad esempio. Bisogna solo radunare tutte le forze utili per riuscire in un compito che, nonostante i buoni propositi, oggi appare ancora proibitivo.

Nucara non si è mostrato pessimista: "I liberaldemocratici hanno una certa idea d’Europa, quell’idea che dal Risorgimento ad oggi ha guidato l’azione politica di intere generazioni" e che ha saputo mostrarsi alla fine vincente. L’esempio di liberaldemocratico per eccellenza Nucara lo rivede in Ugo La Malfa, colui che più di tutti nella vita politica italiana si è speso per tenere l’Italia legata alle istituzioni occidentali: fu il leader repubblicano che propose come collocazione politica internazionale del partito quella della dei liberali democratici e riformatori. Il presidente del gruppo parlamentare Eldr, Graham Watson, era presente alla manifestazione con un video messaggio proprio per ricordare la storia comune che abbiamo compiuto nel secolo scorso e che bisogna riprendere in quello attuale. Per Nucara allora sarà fondamentale "accelerare il processo politico dell’Europa"; dalla Sala Umberto il leader repubblicano ha insistito su quello che considera un messaggio fondamentale: "Dopo l’Europa economica occorre arrivare ad un’Europa politica". Nucara ha detto chiaramente che l’Europa, da ideale, è divenuta una realtà dalla quale non possiamo prescindere: "Rigore ed equità rappresentano i cardini di un modello di riferimento". Da qui il senso della posizione repubblicana liberaldemocratica, utile a dare uno slancio per realizzare gli Stati Uniti d’Europa, e "far sì che tutti popoli possano, nel tempo, raggiungere i progressi auspicati".

E questa è la forza che i repubblicani intendono esercitare: quella di un partito progressista, legato alla costruzione dell’Europa dei popoli, quella che voleva lo stesso Mazzini già quasi duecento anni fa.