Biasini/L’intervento di Giorgio La Malfa alla Camera dei Deputati

Signor presidente, onorevoli colleghi, desidero pronunciare alcune parole, dopo quelle dette dalla presidenza, per ricordare la figura di Oddo Biasini che fu deputato al Parlamento per 5 legislature, fra il 1968 e il 1987 e vicepresidente della nostra Assemblea fra il 1983 e il 1987. Oddo Biasini, scomparso questa notte, era nato a Cesena, la sua città, il 13 maggio 1917. Aveva quindi compiuto 92 anni. Aveva partecipato alla Resistenza come vicecomandante del gruppo Mazzini. Dopo la Liberazione era stato amministratore della sua Cesena e poi Assessore, negli anni ‘50, con il grande sindaco repubblicano Tonino Manuzzi. Divenne deputato nel 1968 e fu rieletto nelle successive 4 legislature fino al 1987. Più volte sottosegretario alla Pubblica Istruzione, fu Ministro per i Beni Culturali fra l’80 e l’81 e infine vicepresidente della nostra assemblea. Fu segretario del PRI fra il 1975 e il 1979 negli anni così drammatici e difficili della Repubblica. Con Oddo Biasini scompare l’ultima grande figura del repubblicanesimo storico, dopo Oronzo Reale e Randolfo Pacciardi. Biasini era una figura tipica della tradizione romagnola del Partito Repubblicano, da cui provennero alcuni grandi esponenti repubblicani fra la fine dell’800 e il secondo dopoguerra, come Giuseppe Gaudenzi, Ubaldo Comandini, Cino Macrelli, ed in particolare della tradizione di Cesena, che ha sempre rappresentato con le città di Ravenna e di Forlì, il centro del repubblicanesimo romagnolo. Biasini aveva le doti tipiche di quella tradizione mazziniana italiana e romagnola in particolare. Una passione politica intensissima, un assoluto disinteresse personale, il senso del dovere verso le istituzioni, un legame indissolubile con il Partito repubblicano. Il senso che la politica è prima di tutto, come aveva insegnato Mazzini, apostolato popolare. In un periodo, come questo dove troppo spesso la politica appare priva di riferimenti ideali, un giuoco scoperto di interessi di parte, se non individuali, che prescindono dagli interessi nazionali, dove la Chiesa è costretta a rivolgere un monito severo ai politici per i loro costumi, figure come quella di Oddo Biasini possono costituire un esempio ed un riferimento per una politica che voglia recuperare il senso ideale di alta magistratura civile e di generoso servizio verso le istituzioni e verso la comunità nazionale. Grazie, signor Presidente.

Roma, 8 luglio 2009